Ninja-K Vol.1: “I dossier ninja” | Recensione

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Arriva finalmente anche in Italia il tanto atteso rilancio di Ninja-K ad opera di Edizioni Star Comics. Questa volta le redini del personaggio passano a Christos Gage che raccoglie il testimone dopo una lunga, e largamente apprezzata, gestione di Matt Kindt. Un compito senz’altro non banale, tuttavia questo primo volume lascia ben sperare per il prosieguo, ma andiamo con ordine. Avevamo lasciato il nostro caro Colin King frastornato dai recenti cambiamenti accaduti nella propria vita. Cambiamenti che avevano in qualche modo minato le fondamenta e il passato del nostro agente segreto dell’MI6. Gage in più di un aspetto si riaggancia proprio a questo e arricchisce la mitologia del personaggio di altrettanti retroscena oscuri.

La scusa di un misterioso assassino che sta facendo piazza pulita dei vecchi componenti del Programma Ninja, dà il pretesto perfetto a Gage per illustrare l’archetipo di questo personaggio e la sua genesi. Apprendiamo da una serie di flashback, sapientemente intervallati all’attuale indagine portata avanti da Colin, che Ninja-K è solo l’ennesimo di una lunga lista di agenti segreti (tutti dei ninja) reclutati all’interno di questo famigerato programma governativo, le cui radici arrivano fino agli albori del primo conflitto mondiale. L’espediente narrativo, seppur non del tutto originale, assolve egregiamente alla sua funzione narrativa, dando l’assist all’autore per mettere, se possibile, ancora di più in dubbio le certezze del Ninja-K che conosciamo oggi. Il lavoro di Gage è pregevole perché si amalgama incredibilmente bene con quello che già sapevamo e allo stesso tempo rimette tutto in discussione. Non sarà poco quello che il nostro Colin dovrà digerire nel corso di queste pagine, la sensazione è che qualcosa possa essersi incrinato per sempre. Questo renderebbe sicuramente più malleabile un personaggio su cui è stato già detto tanto ma che riserva ancora tanto potenziale. Un thriller spionistico efficacie, scorrevole e puntellato dalla giusta dose di azione e combattimenti.

A consacrare questo nuovo inizio, Valiant ha chiamato una delle sue punte di diamante: Tomas Giorello. L’artista argentino, già largamente conosciuto dai lettori di X-O Manowar, da il meglio di se in questo story-arc, rendendo ancora più solido il lavoro svolto da Gage alla sceneggiatura. L’espressività dei suoi personaggi, la mimica facciale fanno emergere tutte le incertezze e i contrasti che affiorano man mano nella mente di Ninja-K. Ad assistere questa incredibile superstar, il versatilissimo Juan Josè RYP (con cui abbiamo scambiato due chiacchiere durante lo scorso Napoli Comicon) e Diego Rodriguez ai colori.

In buona sostanza un esordio molto convincente, che riporta i lettori alle atmosfere spionistiche e li lascia immergere in un thriller molto coinvolgente ed appassionante. Sembra che finora Gage sia riuscito a non fa rimpiangere il cambio alle redini della serie.

To put it simply 10,90€
  • Ninja-K Vol.1
3.3

Summary

Per quasi un secolo, l’MI6, il ramo più elitario dei servizi segreti della Gran Bretagna, ha perfezionato una divisione tanto efficace e top secret quanto spietata, il Programma Ninja, fino a farne la sua arma migliore. Prima e ultima linea di difesa per il Paese e per la Regina, questo piccolo esercito-ombra di agenti e assassini ha prodotto una serie di risorse notevoli, tra cui Ninja-A, l’arma silenziosa della Corona durante la Prima Guerra Mondiale, Ninja-E, l’agente segreto giramondo che ha evitato la catastrofe durante la Guerra Fredda e più recentemente Ninja-K, alias Colin King, spavaldo ma letale, che ha salvato in più occasioni il mondo da psicopatici e terroristi. Ma ora un nemico sconosciuto sta cacciando e uccidendo, uno a uno, i membri del Programma Ninja… e Ninjak è il prossimo della lista.

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