Demon Vol.1 & 2 di Jason Shiga | Recensione

Tempo di lettura: 4 minuti

Se vi dicessi di essere stato stregato al primo sguardo da Demon, probabilmente vi starei dicendo una grossa bugia. Nonostante siano ormai più di qualche anno che porto avanti questa passione per il fumetto, riconosco di non essere ancora riuscito a liberarmi di quel pregiudizio infantile ed estremamente superficiale che tanto influisce sull’acquisto di un volume. Ad essere completamente onesti, se non vi fossi incappato per puro caso, dubito che sarei finito a leggere quest’opera. Eppure a conclusione del primo volume non posso che sentirmi piacevolmente sorpreso da questa insospettabile scoperta. L’opera è stata portata in Italia da Coconino Press ed il suo autore é un professore di “matematica pura” all’università di Berkeley. Cosa accidenti c’entra il fatto che Jason Shiga sia un professore di matematica? La risposta è presto detta una volta letta la piccola introduzione al volume, dove Shiga ci mette subito a parte degli intenti creativi e di ciò che probabilmente si nasconde tra le pieghe di questa storia. L’autore infatti, nell’intento di rievocare le atmosfere scanzonate e disimpegnate – ma anche disinibite – che hanno caratterizzato le riviste a fumetti prima della moderna rinascita agli inizi degli anni 2000, é finito per raccontarsi in quei frangenti che il pudore e il vivere civile spesso precludono al racconto orale. Non voglio portarvi fuori strada però. Demon é a tutti gli effetti un esilarante e intrippante sequela di situazioni al limite dell’assurdo. Il suo protagonista, Jimmy Yee, un normalissimo contabile con la passione per la matematica, si ritrova sul punto di commettere l’estremo gesto. Non sappiamo cosa abbia condotto l’uomo a questo ma quello che sappiamo è  che l’atto disperato fallirà con estremo disappunto del povero Jimmy. Fermo nella sua decisione di porre fine alla propria vita e costretto quindi a ripetersi Jimmy darà il via ad una situazione paradossalmente comica perchè, per quanto si sforzi, Jimmy sembra non riuscire a mettere fine ai propri patimenti. Già questa prima sequenza, mostra uno studio estremamente minuzioso della narrazione per immagini. Shiga ci giuda attraverso i vari tentavi di suicidio, scegliendo un layout della pagina quanto mai strampalato. La scelta non è però casuale e griglia abbandona la propria regolarità tramutandosi in forme contorte, col solo scopo di far “rimbalzare” l’occhio del lettore da un lato all’altro della pagina, replicando la visuale in prima persona del povero Jimmy, costretto a ricominciare ogni volta. Apprendiamo quindi, dopo un numero ridicolo di tentati suicidi, che Jimmy in realtà è un demone, una creatura in grado di trasferire la propria coscienza all’interno di un altro corpo ogni volta che il proprio muore. La scoperta coincide grosso modo con l’arrivo dei servizi segreti, insospettiti dalla scia di morte che Jimmy si è lasciato alle spalle. L’agenzia sembra essere infatti a conoscenza del segreto di Jimmy e  decisa a mettere le mani sulle sue straordinarie abilità. Segue una corposa sezione in cui Shiga si destreggia nel mostrare situazioni al limite dell’assurdo, filtrate però sempre da una ridicola analisi razionale delle circostanze. Senza girarci attorno, Demon è un fumetto follemente divertente e sorprendentemente arguto. Le rocambolesche fughe di Jimmy acquisiscono un ritmo talmente incalzante che non si può far a meno di divorare ogni volume con velocità fulminea. Immaginatevi Death Note molto – ma molto – più divertente e folle, ma soprattutto senza quei pistolotti intellettualoidi inutili. Vi basti sapere che ad un certo punto, Jimmy viene imprigionato in una cella senza nulla di utile per potersi togliere la vita e trasferirsi di conseguenza in un altro corpo. Questo lo costringerà ad ingegnarsi per trovare un modo per uccidersi. Vi dico solo che nella soluzione a questo rompicapo, Shiga è riuscito a tirare in ballo persino lo sperma. Non aggiungo altro.

Una volta in fuga, Jimmy tornerà sui propri passi, facendo di conseguenza luce sul suo passato, sull’incidente costato la vita a sua moglie e sua figlia, del suo piano fallito per ottenere vendetta contro l’autista ubriaco responsabile dell’accaduto e infine della sua irrevocabile decisione di togliersi la vita. La differenza a questo punto è che Jimmy può facilmente impossessarsi del corpo di chiunque e questo lo riporterà in carreggiata nel suo folle piano per completare la sua vendetta. Il secondo volume, se possibile, è ancora più folle del primo e, senza scendere nei dettagli, è evidente che arrivati ad un certo punto sarebbe stato necessario inserire qualcuno che fosse allo stesso livello di Jimmy, che potesse contrastarlo o metterlo in discussione. Resta quindi da capire se il nostro strampalato contabile riuscirà a sopravvivere a tutti i suoi avversari o meno.demon shiga

Insomma Demon è una lettura a dir poco esuberante, che regala delle sane risate senza mai diventare totalmente insensata (semplicemente un po’ assurda). Lo stile grafico di Shiga è quanto di più essenziale si possa chiedere, ciò nonostante funzionale all’economia della storia. Shiga sa scandire i tempi narrativi, le pause, le riprese, l’inserimento del colore rosso facendole sembrare le cose più naturali del mondo. La semplicità del tratto dell’autore è esclusivamente un velo dietro cui si nascondono una serie di ingranaggi dal sincronismo perfetto. Dove sembra dominare il caos e il surreale, si nascondo grande disciplina e una comprensione profonda dello story-telling.

Vi prego non commettete lo stesso errore che ho fatto io. Se incappate in Demon non commettete l’errore di lasciarlo un secondo di più sullo scaffale. Non ve ne pentirete assolutamente.

 

To put it simply 15€
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4

Più avvincente di Breaking Bad. Più intricata di Westworld. Più divertente dei Simpson.

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Non importa quante volte ci provi… Jimmy Yee non può morire. Un uomo qualsiasi scopre di avere un potere unico al mondo. Quale uso ne farà? Una storia estrema e cupa, cinica e violenta raccontata in modo follemente divertente, con affilata, ossessiva, geometrica precisione da un matematico nerd che adora i fumetti.

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