Dalla Pigna Episodio #3

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La prima rubrica settimanale di Comics Authority

“Dalla Pigna” è una rubrica settimanale che vi racconta brevemente quelle che sono state le nostre letture/acquisti durante la settimana appena trascorsa. Oltre che un monito contro la formazione della pigna di volumi – tipica dell’appassionato affetto dalla sindrome da lettore inadempiente – questa rubrica vuole essere uno stimolo per voi, ma sopratutto per noi, alla conversazione fumettistica e a favorire un scambio di idee sull’immenso parco di pubblicazioni in cui siamo immersi. Un po’ come se andaste da un amico e gli chiedeste “che stai leggendo ultimamente?”.

Planetary #0, 1, 2 () – Finalmente mi sono ripromesso di colmare questa grossa -grossissima -lacuna nelle mie letture. Voglio dì ormai anche la Lion s’è decisa a ristamparlo. Questi primi tre numeri li avevo già letti parecchio tempo fa, ma era decisamente il caso di dare una rinfrescata alla memoria. La partenza è ottima, Ellis mischia tematiche supereroistiche con elementi da spy-story, tessendo – nemmeno troppo sottotraccia – le fila di un complotto a livello planetario. Lo scrittore inglese non perde tempo prezioso e dopo aver assemblato il suo improbabile team ci catapulta immediatamente dietro il velo che nasconde la realtà. Pochi numeri e già tantissimi i rimandi alla tradizione supereroistica ed alle riviste pulp d’epoca. Da Doc Savage a The Shadow, per passare da Tarzan a Fu Manchu Planetary si inserisce da subito in quella corrente di fine anni novanta/inizi 2000 (di cui faceva parte anche la ABC di Moore per intenderci) volta a rivalutare e suggerire una nuova svolta del fumetto americano. 

Redneck #7 – Ben Redneck riprende col botto direi. Numero che rimette di nuovo in discussione il fragile equilibrio che la famiglia Bowman – allargata – cerca con tutte le forze di riconquistare. Le novità introdotte dal primo story-arc ci danno la possibilità qui di capire qualcosina di più dei vampiri di Redneck, di come vivano, di quali regole sono costretti a rispettare, ecc. Non so se è una mia impressione ma Lisandro Estherren sembra migliorato parecchio rispetto ai suoi esordi, il suo tratto mantiene questa linea forte, sporca ma  sembra molto più sicuro di sè come dimostrano le ottime inquadrature che sceglie per questo numero.

 

Invincible #14,..,18 – Parecchi numeri di assestamento dopo lo sconvolgimento causato dallo scontro tra Mark e il padre. Trama che si concede un po’ di spensieratezza da ten-drama e che semina tanti piccoli indizi che sono sicuro rivedremo sviluppati nel prosieguo della storia.

 

The Vision

Visione vol.2: Un po’ peggio di un uomo – Non mi è piaciuto. Mi spiace dirlo perché ho sentito molti parlarne anche molto bene, ma per me è stata una vera sofferenza. Una run che cerca di essere tante cose allo stesso tempo finendo per non esserne mai veramente nessuna. A tratti pretenzioso, sicuramente un po’ “scontatello” ma soprattutto non riesce a scrollarsi di dosso il peso di essere un fumetto di tutine. Non è che disprezzi il fumetto supereroistico ma sulla Visione di Tom King si è pontificato anche troppo cercando di far passare questa serie per qualcosa che non è.

Criminal vol.1: Codardo – Un noir sferzante dalla penna di uno dei migliori sceneggiatori che l’industria del fumetto abbia mai ospitato. La storia è quella di Leo che manco a dirlo è un criminale, un ladruncolo tanto sveglio quanto codardo. Anche qui la storia è semplice, un ex collega che si rifà vivo, la promessa di un lavoretto semplice – che semplice ovviamente non è – ma redditizio, un poliziotto fin troppo corrotto invischiato. Tutto può solo andare nel peggiore dei modi, ed è proprio così che andrà. Leggere un fumetto di Brubaker è una promessa di leggere di personaggi comuni con le loro luci e ombre. Il come semmai è la vera perla, il valore aggiunto di queste storie. Un thriller tesissimo, struggente, schietto mai scontato o banale. Una storia in cui non vi potete mai accontentare di quello che leggete, di quello che i personaggi dicono apertamente mentre il vero viene passato sotto traccia.

 

 Kids with guns – Una bella prima prova per il giovanissimo Capitan Artiglio. Tanto tanto amore per il manga e la cultura giapponese da cui l’autore chiaramente pesca a piene mani, non solo per i vari easter-egg, ma anche per l’impostazione delle sue tavole, per la loro dinamicità e la loro freschezza. Non un’opera priva di difetti, ma esordissero tutti così. Sicuramente torneremo a parlarne prossimamente, sto già pensando di scriverci un pezzo al riguardo.

the terrifics_dalla pigna

 The Terrifics #1 – Questa serie aveva suscitato lo sdegno di tanti quando annunciata. La DC non è nuova a questo genere di operazioni, basti guardare i Before Watchmen o il recente Doomsday Clock. Rivedere Tom dopo la conclusione scritta dal bardo fa un certo effetto. Un po’ meno d’impatto è più in generale questo numero. Troppo poco persino per dirne qualcosa se non che Ivan Reis è sempre una bella bestiolina.

 

 

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